Saluti da un Pirotecnico
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Re: Saluti da un Pirotecnico
Rocket77 ha scritto:Palcioio ha scritto:Benvenuto tra noi !!
A fine febbraio ho l' esame per l'abilitazione all' accensione alla prefettura di Milano: spero di farcela !!
In bocca al lupo!!
Crepi il lupo !!
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Re: Saluti da un Pirotecnico
Concordo...gel ha scritto:benvenuto rocket, complimenti per l'attività.
Non me ne volere, però volevo precisare che tra accenditore e pirotecnico ne passa di differenza, nel senso che se non si fabbrica, come dicevi tu, sarebbe più opportuno chiamarsi accenditore fuochi. Purtroppo nel linguaggio comune il termine "pirotecnico" è spesso usato anche per chi accende e allestisce i fuochi, ma non è corretto.... Nel rispetto di coloro che gli artifici li fabbricano..... A presto
Benvenuto!
Ospite- Ospite
Re: Saluti da un Pirotecnico
gel ha scritto:benvenuto rocket, complimenti per l'attività.
Non me ne volere, però volevo precisare che tra accenditore e pirotecnico ne passa di differenza, nel senso che se non si fabbrica, come dicevi tu, sarebbe più opportuno chiamarsi accenditore fuochi. Purtroppo nel linguaggio comune il termine "pirotecnico" è spesso usato anche per chi accende e allestisce i fuochi, ma non è corretto.... Nel rispetto di coloro che gli artifici li fabbricano..... A presto
Per certi versi mi trovi d'accordo, anche se comunque ho fabbricato in passato e ho tutte le carte in regola. Ho profondo rispetto per i maestri della pirotecnica, soprattutto quelli del Sud, non mi paragono certo a loro, ma da qui a darmi dell' "accenditore" mi sembra di sminuire un pochino troppo il mio lavoro. Ok, non fabbrico più, ma dove mettiamo la progettazione, l'allestimento, la scelta del sito e delle condizioni migliori per fare un buon spettacolo? Forse non sai quanti fattori si devono calcolare per un buon evento e le ore di progettazione che si impiegano. Inoltre, da parecchi anni a questa parte, neppure azende molto grosse fabbricano più, importano dalla Cina e il resto lo acquistano da aziende (soprattutto del sud) che si sono specializzate nella fabbricazione e fanno pochissimi spettacoli, solo per "promozione" dei propri prodotti. La pirotecnica in Italia è cambiata moltissimo negli ultimi dieci anni, una volta ognuno sparava prevalentemente quello che fabbricava; ora, un'azienda che si comportasse così non starebbe in piedi un anno, perchè farebbe spettacoli scarsi a livello di varietà di effetti (non parlo di qualità).
C'è molta più specializzazione ora; chi fabbrica e vende, si concentra sulla qualità e varietà del proprio prodotto e non a come utilizzarlo, chi "spara", si concentra nella progettazione e scelta degli effetti (quindi dei fornitori) per ottenere lo "Spettacolo" migliore possibile.
E qui spero di finire la discussione, come ho risposto ad alcuni di voi, non voglio concentrare su di me (o sul settore "professionale") l'attenzione del forum, non è lo scopo del suddetto.
Ospite- Ospite
Re: Saluti da un Pirotecnico
Rocket77 ha scritto:gel ha scritto:benvenuto rocket, complimenti per l'attività.
Non me ne volere, però volevo precisare che tra accenditore e pirotecnico ne passa di differenza, nel senso che se non si fabbrica, come dicevi tu, sarebbe più opportuno chiamarsi accenditore fuochi. Purtroppo nel linguaggio comune il termine "pirotecnico" è spesso usato anche per chi accende e allestisce i fuochi, ma non è corretto.... Nel rispetto di coloro che gli artifici li fabbricano..... A presto
Per certi versi mi trovi d'accordo, anche se comunque ho fabbricato in passato e ho tutte le carte in regola. Ho profondo rispetto per i maestri della pirotecnica, soprattutto quelli del Sud, non mi paragono certo a loro, ma da qui a darmi dell' "accenditore" mi sembra di sminuire un pochino troppo il mio lavoro. Ok, non fabbrico più, ma dove mettiamo la progettazione, l'allestimento, la scelta del sito e delle condizioni migliori per fare un buon spettacolo? Forse non sai quanti fattori si devono calcolare per un buon evento e le ore di progettazione che si impiegano. Inoltre, da parecchi anni a questa parte, neppure azende molto grosse fabbricano più, importano dalla Cina e il resto lo acquistano da aziende (soprattutto del sud) che si sono specializzate nella fabbricazione e fanno pochissimi spettacoli, solo per "promozione" dei propri prodotti. La pirotecnica in Italia è cambiata moltissimo negli ultimi dieci anni, una volta ognuno sparava prevalentemente quello che fabbricava; ora, un'azienda che si comportasse così non starebbe in piedi un anno, perchè farebbe spettacoli scarsi a livello di varietà di effetti (non parlo di qualità).
C'è molta più specializzazione ora; chi fabbrica e vende, si concentra sulla qualità e varietà del proprio prodotto e non a come utilizzarlo, chi "spara", si concentra nella progettazione e scelta degli effetti (quindi dei fornitori) per ottenere lo "Spettacolo" migliore possibile.
E qui spero di finire la discussione, come ho risposto ad alcuni di voi, non voglio concentrare su di me (o sul settore "professionale") l'attenzione del forum, non è lo scopo del suddetto.
Beh con questa precisazione e quello che mi hai detto in pvt, non posso che darti ragione... Di nuovo benvenuto! Se hai un contatto Msn sentiamoci anche li che potremo discuterne su quello che hai scritto sopra e vorrei conoscere la tua opinione su altri aspetti...
Ospite- Ospite
Re: Saluti da un Pirotecnico
E' giusto che tu precisi, anzi mi scuso se ho fatto una considerazione collegata alla tua presentazione.
Comunque non sono daccordo con te, nel senso che mettere a terra i mortai, spolettare, accendere sono una cosa; costruire è un'altra cosa. Anzi per me riempire le sfere, incollare o spagare ancora non dà il titolo da pirotecnico. Per me il pirotecnico è colui che decide il tipo di artificio che vuole fare, acquista le materie prime e dispone per formulare le miscele e allestisce l'artificio.
Penso di conoscere qualche maestro emiliano, magari ci siamo anche conosciuti, comunque ti rinnovo gli auguri per la tua attività...
Comunque non sono daccordo con te, nel senso che mettere a terra i mortai, spolettare, accendere sono una cosa; costruire è un'altra cosa. Anzi per me riempire le sfere, incollare o spagare ancora non dà il titolo da pirotecnico. Per me il pirotecnico è colui che decide il tipo di artificio che vuole fare, acquista le materie prime e dispone per formulare le miscele e allestisce l'artificio.
Penso di conoscere qualche maestro emiliano, magari ci siamo anche conosciuti, comunque ti rinnovo gli auguri per la tua attività...
Ospite- Ospite
pirotecnico
Anche se con molto ritardo, ti do' il mio personale benvenuto tra noi...
Io ritengo che l' essere pirotecnico voglia dire esattamente quello che il termine stesso spiega:
Tecnico della pirotecnia ( o di una sua branca).
Oramai il fatto di concepire effetti, il ricrearli e il coordinarli in un artificio non è piu' solo "la segreta arte tramandata gelosamente di padre in figlio"...
La scienza e la tecnologia danno contributi una volta impensabili...
In una azienda come "group f" ( a puro titolo di esempio) ci sono persone che hanno ruoli come direttore tecnico, direttore artistico, coordinatori, fire-performer (con varie sotto-specializzazioni ),fire & pirotecnic sculptor, ingegneri eletronici, carpentieri, ingegneri del suono, e altre decine di forme professionali.
Questo non vuol dire che tutti siano in grado di creare da zero una "tre sfondi", ma che la loro professionalità li rende pirotecnici a tutti gli effetti.
Ovviamente chi è per la "vecchia squola", non sarà daccordo con le mie parole....Mentre chi invece è aperto alla pirotecnia "moderna" ( per intenderci, quella fatta anche da un intenso uso di candele, sbruffi, striscioni, sequencer, centraline , etc. etc. ) condividerà cio che affermo.
In fin dei conti, che si venga chiamati pirotecnici, fochisti, accenditori di fuochi o fire-performer, poco cambia...... l' importante è che passione e maestria ci siano e vengano riconosciute.
Saluti.
Io ritengo che l' essere pirotecnico voglia dire esattamente quello che il termine stesso spiega:
Tecnico della pirotecnia ( o di una sua branca).
Oramai il fatto di concepire effetti, il ricrearli e il coordinarli in un artificio non è piu' solo "la segreta arte tramandata gelosamente di padre in figlio"...
La scienza e la tecnologia danno contributi una volta impensabili...
In una azienda come "group f" ( a puro titolo di esempio) ci sono persone che hanno ruoli come direttore tecnico, direttore artistico, coordinatori, fire-performer (con varie sotto-specializzazioni ),fire & pirotecnic sculptor, ingegneri eletronici, carpentieri, ingegneri del suono, e altre decine di forme professionali.
Questo non vuol dire che tutti siano in grado di creare da zero una "tre sfondi", ma che la loro professionalità li rende pirotecnici a tutti gli effetti.
Ovviamente chi è per la "vecchia squola", non sarà daccordo con le mie parole....Mentre chi invece è aperto alla pirotecnia "moderna" ( per intenderci, quella fatta anche da un intenso uso di candele, sbruffi, striscioni, sequencer, centraline , etc. etc. ) condividerà cio che affermo.
In fin dei conti, che si venga chiamati pirotecnici, fochisti, accenditori di fuochi o fire-performer, poco cambia...... l' importante è che passione e maestria ci siano e vengano riconosciute.
Saluti.
claudiodogo- Utente professionista
- Numero di messaggi : 707
Età : 53
Data d'iscrizione : 14.12.07
Re: Saluti da un Pirotecnico
claudiodogo ha scritto:Anche se con molto ritardo, ti do' il mio personale benvenuto tra noi...
Io ritengo che l' essere pirotecnico voglia dire esattamente quello che il termine stesso spiega:
Tecnico della pirotecnia ( o di una sua branca).
Oramai il fatto di concepire effetti, il ricrearli e il coordinarli in un artificio non è piu' solo "la segreta arte tramandata gelosamente di padre in figlio"...
La scienza e la tecnologia danno contributi una volta impensabili...
In una azienda come "group f" ( a puro titolo di esempio) ci sono persone che hanno ruoli come direttore tecnico, direttore artistico, coordinatori, fire-performer (con varie sotto-specializzazioni ),fire & pirotecnic sculptor, ingegneri eletronici, carpentieri, ingegneri del suono, e altre decine di forme professionali.
Questo non vuol dire che tutti siano in grado di creare da zero una "tre sfondi", ma che la loro professionalità li rende pirotecnici a tutti gli effetti.
Ovviamente chi è per la "vecchia squola", non sarà daccordo con le mie parole....Mentre chi invece è aperto alla pirotecnia "moderna" ( per intenderci, quella fatta anche da un intenso uso di candele, sbruffi, striscioni, sequencer, centraline , etc. etc. ) condividerà cio che affermo.
In fin dei conti, che si venga chiamati pirotecnici, fochisti, accenditori di fuochi o fire-performer, poco cambia...... l' importante è che passione e maestria ci siano e vengano riconosciute.
Saluti.
Quoto alla grande
Hai riepilogato perfettamente quello che è ora la pirotecnica.
Un appunto, scuola con la "c".
Ospite- Ospite
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