Come vi è nata la passione per i fuochi??

Credo che possa essere interessante raccontare come è nata la passione di ognuno di noi

Io penso che la passione per una cosa nasce dentro di sé 
Non viene trasmessa esempio a me e nata da sola perché alla mia famiglia non piacevano i fuochi quindi non sparavano crescendo andando a scuola magari sentivi gli amici che ne parlavano ed mano mano a preso il sopravvento su di me 
Sono arrivato al punto che tutta la mia famiglia ora sono appassionati a vederli sparare almeno per la parte pirotecnica

Gli anni 90 hanno avuto un forte impatto sulla nostra passione... si iniziava a sparare da fine novembre. Era una guerra con gli altri del quartiere. Sempre.
Poi le restrizioni, la crisi economica e l'aumento dei prezzi ( e l'avvento degli smartphone ) hanno reso tutto più complicato e meno interessante.

Personalmente, ho sempre avuto la passione. Per me è sempre stato come essere Laziale. Lo sono dalla nasciata.

Io stessa tua situazione apparte mio padre a cui sono non sono mai dispiaciuti e la passione è nata da sola dentro di me,più precisamente vi spiego una sera vidi dei fuochi d'artificio vicino a casa mia e poi vidi una rivista con dei fuochidartificio ero molto piccolo,negli anni vedendoli alle feste di paese sul mare ecc,quando compì 8 anni io volevo già fare gli stessi fuochi che vedevo in aria ma mio padre mi diceva guarda che sono professionisti.....io poi fino ai 12 anni feci comprare fontane su fontane nei negozi a mio padre nella speranza che una andasse in aria ma niente,una sera avevo 12 anni vidi su internet un po di negozi e riusci a contattare un negozio lontano da dove abitavo che vendeva le famose batterie ma essendo ignorante in materia a 12 anni presi degli effetti coda di cavallo ma non rimasi soddisfatto,però erano fuochi finalmente da li in poi scoprì Borgonovo,Jupiter alessi che ricordi,poi col tempo già l'anno dopo il 2013 feci uno spettacolino con torte 20 mm e 25 ed ero il bambino più felice del pianeta da lì mi sono innamorato alla follia

Essendo cresciuto negli anni 90 è stato molto facile appassionarsi,si iniziava a sparare a ottobre e quasi tutti i giorni,qualcuno con qualche raudo o magnum si trovava sempre,andavano di moda e li usavano praticamente tutti,ľ apice è stato il 2000 dove veramente si è sparato tantissimo ovunque,
Gia dalla mattina è stato un bombardamento continuo,il rumore degli scoppi si udiva incessantemente senza sosta,

Data la mia età ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... Scherzi a parte la passione forse è innata ma non sono così sicuro. Quando ero piccolo 5 o 6 anni x capodanno andavamo a casa del "compare" di origine pugliese e a mezzanotte trac a scatafascio, io nel mio piccolo usavo una pistola con i superbum. Erano gli anni in cui dalle finestre si buttava di tutto. Crescendo, con gli amici a novembre si faceva la colletta e si prendevano i razzi, artigianali e venduti sottobanco! Alle scuole medie un mio compagno veniva sempre carico di castagnole, molto pericolose, esplodevano con l'urto al suolo, tipo quelli che esistono ora, i pop pop, ma con una potenza ben diversa. C'erano anche le "botte a muro" mai usate ma con lo stesso principio, molto potenti e molto pericolose. Fuochi aerei erano solo i razzi. Poi dopo tanto sono arrivate le batterie, la prima era tipo una happy, 25 lanci con circa 10 metri di altezza, senza aperture solo qualche girandola e piccoli flash. La prima che presi mi sembrava chissà che! Non so se ancora esistono. Scoprii poi che a Napoli si comprava senza problemi sulle bancarelle vicino alla stazione, e gli acquisti sono aumentati e migliorati, ma con gli anni la vendita per strada è stata repressa. Finalmente girai l'angolo e arrivai a piazza Mercato, regno di pirotecniche superfornite. Dalle piccole 16 lanci alle 100, senza i limiti odierni dei 500 grammi, terminator da più di 1000 grammi, eccetera fino ai nostri giorni. Una piccola cronistoria dei fuochi per i semplici appassionati, per i professionisti altra cosa. Ma da quando ho iniziato con le miccette non ho mai più smesso, aspetto quel profumo che si sente a novembre con l'orecchio teso verso i colpi dei petardi che i ragazzi tornando da scuola esplodono. E penso che stiamo tutti più o meno allo stesso modo!

le botte ha scritto:Data la mia età ho visto cose che voi umani non potreste immaginare... Scherzi a parte la passione forse è innata ma non sono così sicuro. Quando ero piccolo 5 o 6 anni x capodanno andavamo a casa del "compare" di origine pugliese e a mezzanotte trac a scatafascio, io nel mio piccolo usavo una pistola con i superbum. Erano gli anni in cui dalle finestre si buttava di tutto. Crescendo, con gli amici a novembre si faceva la colletta e si prendevano i razzi, artigianali e venduti sottobanco! Alle scuole medie un mio compagno veniva sempre carico di castagnole, molto pericolose, esplodevano con l'urto al suolo, tipo quelli che esistono ora, i pop pop, ma con una potenza ben diversa. C'erano anche le "botte a muro" mai usate ma con lo stesso principio, molto potenti e molto pericolose. Fuochi aerei erano solo i razzi. Poi dopo tanto sono arrivate le batterie, la prima era tipo una happy, 25 lanci con circa 10 metri di altezza, senza aperture solo qualche girandola e piccoli flash. La prima che presi mi sembrava chissà che! Non so se ancora esistono. Scoprii poi che a Napoli si comprava senza problemi sulle bancarelle vicino alla stazione, e gli acquisti sono aumentati e migliorati, ma con gli anni la vendita per strada è stata repressa. Finalmente girai l'angolo e arrivai a piazza Mercato, regno di pirotecniche superfornite. Dalle piccole 16 lanci alle 100, senza i limiti odierni dei 500 grammi, terminator da più di 1000 grammi, eccetera fino ai nostri giorni. Una piccola cronistoria dei fuochi per i semplici appassionati, per i professionisti altra cosa. Ma da quando ho iniziato con le miccette non ho mai più smesso, aspetto quel profumo che si sente a novembre con l'orecchio teso verso i colpi dei petardi che i ragazzi tornando da scuola esplodono. E penso che stiamo tutti più o meno allo stesso modo!

Le botte, i miei ricordi assomigliano molto ai tuoi, anche se essendo più piccolo certi articoli tipo razzi artigianali e castagnole li ho sentiti solo nominare nei racconti e mai visti. Comunque anch'io sono nato credo con questa passione, già a 2-3 anni volevo vedere i fuochi quando si sentivano dal balcone e mio padre per buona volontà e per non sentirmi nelle orecchie me li facecava vedere alle feste di paese. All'epoca il grosso qui a Napoli a Capodanno erano trac e fuoco a terra, mi ricordo la prima volta che vidi un rendino fu praticamente amore a prima vista ! Mi affascinavano troppo quegli scoppietti prima del colpo finale. Le bancarelle che mi ricordo che ve lo dico  fare, dei veri e propri depositi di cip e cobra ahah. Poi la mitica Piazza Mercato dove tutti noi appassionati di Napoli siamo passati a fare carichi. Facevamo la colletta con alcuni amici e andavamo lì all'età di 12-13 anni e tornavamo con cose che altro che F4... e poi la spesa prima di Natale nei negozi di fuochi, all'epoca visti ancora con gli occhi di chi sta vedendo un posto mistico. Col tempo tramite anche amici che partecipavano alle feste del paese iniziai ad andare alle prime manifestazioni, prima fra tutte la meravigliosa tracchiata che fanno in paese da me lì mi sono rovinato ahah. Di lì sono passato sempre più a bazzicare intorno ai grandi fuochisti del Vesuvio e grazie all'amicizia con uno di questi grandi maestri ho iniziato a fare le prime sparate con loro. Negli ultimi hanno ho imparato tanto e ho lavorato in uno dei negozi prima e in una delle fabbriche poi tra le più famose qui a Napoli. Ho preso il patentino e ho conosciuto gente fantastica con cui oltre alla passione condividiamo una grande amicizia. E la mia storia è simile a quella di tanti altri appassionati che non sono nati da fuochisti ma con l'impegno e la passione un poco poco ci sono diventati, quindi se avete questo sogno non fermatevi mai !

Cari amici è bello leggere le vostre storie mi fate proprio immaginare quello che avete vissuto, per quanto mi riguarda a me è piaciuto sin dalla prima volta che ho acceso la prima miccetta quelle che erano nei pacchetti rossi a 50 pezzi penso Ve le ricordate ma ne ho sparate tante poi all'età di 7 anni la prima Mini cicciolo, che già mi sembrava qualcosa di grande, però la notte del 31 quando sentivo qualche botto di troppo avevo un po' paura perché comunque alcuni membri della famiglia mettevano paure per ogni cosa, quindi diciamo che all'inizio ero più spaventato poi sono passato a raudi magnum candele romane, poi ci è stato un periodo che era il 31 dicembre 2007, ci è stato un episodio che mi aveva portato ad avere paura, diciamo che mi avevano quasi fatto traumatizzare, e infatti quando sentivo per esempio scariche prima di botti mi tappavo le orecchie e mi veniva ansia alla botta finale, mi ci sono voluti alcuni anni per superare questa cosa, ho dovuto reagire da solo perché cause di forza maggiore in famiglia mettevano paure, poi però ho ricominciato a riprendere coraggio, di sparare non ho mai smesso comunque sparagi sempre avevo solo paura di botti forti, dopo che ho iniziato a reagire ho avuto la fortuna di conoscere Gange e da lì piano piano ho ripreso in mano la mia passione che porto tutt'ora e continuo a sparare ho combattuto questa paura e ho iniziato passo dopo passo a sparare sempre meglio e già non vedo l'ora di sparare questo capodanno, una cosa che abbiamo tutti in comune è che nelle nostre vene scorre polvere da sparo

Tutte belle storie ragazzi

Ciao a tutti piro-appassionati, interessanti e suggestive le vostre storie, a cui aggiungo la mia.
Gli antefatti della mia passione vanno ricondotti probabilmente a quando mia madre, appena sentiva i fuochi d'artificio da casa, esclamava tutta contenta: "Ci sono i fuochi artificiali, correte!", e andavamo alla finestra o uscivamo fuori per cercare di vederli. Da piccolo poi con mia madre intorno a capodanno facevo incetta di fontane e petardini vari ai supermercati e nelle cartolerie (all'inizio me le accendeva lei), e mi affascinavano sempre. Crescendo poi, con gli amici ci divertivamo con i classici petardi (quando erano ancora tutti a sfregamento): Minicicciolo, Raudo Manna, Magnum, e i più forti erano i Mefisto, mamma mia che botte... e quell'odore di polvere da sparo dopo le deflagrazioni, che ci piaceva tanto.
I primi effetti aerei li sperimentai, con sorpresa, mi pare a 13 anni: erano scatolette della Pyrogiochi di libera vendita, che facevano delle piccole aperture. Poi scoprii i "fischiabotti" (piccoli razzetti fischio e colpo) e le candele romane; ma i primi veri fuochi d'artificio aerei li sparai quando avevo 14 anni: ricordo il (fu) bellissimo razzo Testa rossa, con una grande apertura a peonia di stelle rosse, e un Lily Magnolia 16 colpi che faceva delle belle palme crackling.
Da lì la passione esplose sempre più, e per il capodanno 2006, quando avevo 16 anni, assieme ad un amico, avevo preso parecchie batterie e altro, fra cui un paio di sfere ad effetto cuore rosso: avrei voluto inviare il video a una ragazza di cui ero innamorato. Ma quell'anno piovve quasi tutto il giorno, e pioveva molto anche a mezzanotte. Non avendo ancora gli strumenti adatti, avevo collegato tutto con miccia verde, che si bagnò, e riuscii ad accendere solo la prima batteria. Non riuscii a proseguire lo spettacolo, con grande dispiacere di tutti: c'erano infatti parenti, amici e compagni di classe ad assistere. Come se non bastasse, mio zio, per aiutarmi a portare via le batterie annacquate, scivolò e si strappò un quadricipite... fu un disastro, un'umiliazione e una delusione traumatica e profonda, tanto che per qualche anno non volli più saperne niente di pirotecnica, e abbandonai anche questo forum (allora mi chiamavo Wrestler). Ma il capodanno successivo, in cui non accesi nulla, fu il più triste e nostalgico di sempre: senza fuochi d'artificio, per me non è capodanno. Solo dopo qualche anno riuscii a riprendermi dal trauma e a ricominciare a sparare qualche batteria.
La passione, le conoscenze tecniche e l'esperienza sono andate aumentando, e facevo anche spettacoli per matrimoni e feste con un mio amico che ha un'impresa pirotecnica (una volta ho sparato pure con la maledetta pioggia, finalmente sconfitta!). Finché ho preso il "patentino" nel 2018.
Ma ogni capodanno le emozioni sono sempre le stesse: dalla trepidante attesa e febbrile organizzazione; alla forte ansia i giorni prima e soprattutto il giorno stesso e prima della mezzanotte; allo sfinimento dopo l'allestimento; alla concentrazione ed esaltazione durante lo sparo; per arrivare finalmente all'acclamazione degli amici, alla gioia, alla soddisfazione e alla leggerenza subito dopo (pur con la fatica di rimettere tutto a posto ).
Questo è ciò che ci prende e ci dà la nostra passione; e per l'amor del cielo, dato che purtroppo le restrizioni, i provvedimenti illegittimi e i rompiscatole insofferenti aumentano ogni anno, lasciateci viverla in pace almeno quei 5-10-15 minuti all'anno che vi chiediamo!

Innanzitutto complimenti per il percorso fatto, quando si incontrano difficoltà di solito ci si rafforza e il tuo caso è emblematico. Poi se i fuochi sono dentro di noi prima o poi riescono fuori. E sei stato bravissimo a descrivere gli ultimi giorni dell'anno, è proprio quello che succede pure a me, e penso a tutti quelli con la nostra passione. Cmq mi ricordo di Wrestler, ho scritto giusto?

le botte ha scritto:Innanzitutto complimenti per il percorso fatto, quando si incontrano difficoltà di solito ci si rafforza e il tuo caso è emblematico. Poi se i fuochi sono dentro di noi prima o poi riescono fuori. E sei stato bravissimo a descrivere gli ultimi giorni dell'anno, è proprio quello che succede pure a me, e penso a tutti quelli con la nostra passione. Cmq mi ricordo di Wrestler, ho scritto giusto?

Grazie le botte, hai proprio ragione, sì hai scritto bene Wrestler, vecchi tempi! 

Belle storie ragazzi